lunedì 31 agosto 2015

Involtini di melanzane, ricotta e pecorino

Il pecorino Il Pecorino Sardo D.O.P. è un formaggio ovino prodotto secondo quanto stabilito dal disciplinare di produzione del Consorzio per la Tutela del Pecorino Sardo D.O.P., che ne prevede due versioni, differenti per il grado di stagionatura: il Dolce e il Maturo. Il Pecorino Sardo D.O.P. è caratterizzato da una crosta liscia, di colore bianco o giallo paglierino nel dolce, che tende al bruno con la stagionatura. La pasta è bianca, morbida e compatta, con una lieve occhiatura, tendente al giallo paglierino nel maturo.
Il sapore è dolce e leggermente acido nel pecorino sardo dolce, deciso e piccante nel maturo.
Il gusto caratteristico saporito e sapido, la pasta consistente e granulosa, lo rende il formaggio perfetto per chi ama i sapori decisi della tradizione sarda.
Il pecorino sardo è un formaggio grasso molto calorico. Il consorzio di tutela riporta i valori nutrizionali medi del prodotto, che sono pari a circa 400 kcal per 100 g per il dolce e ben 460 kcal per il maturo. 





LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 persone:

2 melanzane
350 g di ricotta
80 g di Pecorino Sardo DOP maturo
300 g di passata di pomodoro
1 cipolla piccola
1 gambo di sedano
1 spicchio d’aglio
Maggiorana, timo, origano, menta q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Sciacquate le melanzane, asciugatele e tagliatele a fette sottili. Sistematele su una placca oliata, spennellatele con un po’ d’olio e fatele cuocere in forno caldo a 200° per 10 minuti o, in alternativa, grigliatele.


In una casseruola scaldate tre cucchiai d’olio e fatevi soffriggere, a fiamma molto dolce, lo spicchio d’aglio, la cipolla e il sedano tagliati a piccoli cubetti. Quando il soffritto sarà dorato, unite la passata di pomodoro, salate e fate cuocere per 10 minuti.
Tritate gli aromi finemente.
Grattugiate il Pecorino e amalgamatene metà alla ricotta, unite il trito di aromi e mescolate bene.
Disponete su di ogni fetta di melanzana una cucchiaiata di ripieno e arrotolatele.
In una pirofila versate tre quarti del sugo, adagiatevi gli involtini e ricopriteli con il sugo rimasto. Spolverizzate con il Pecorino restante, irrorate con un filo d’olio


e cuocete in forno caldo a 200° per 15 minuti.

Buon appetito.


venerdì 21 agosto 2015

Parmigiana di zucchine


La pianta che produce le zucchine è originaria dell'America centro-meridionale e appartiene alla  famiglia delle curcubitacee, la stessa dei cetrioli, delle zucche, dei meloni. Ne esistono di diverse varietà: verde di Milano, rampicante, bianca, striata, tonda di Nizza. Sono un prodotto dell'orto  tipico della tarda primavera e dell'estate, ma ormai  sono reperibili sul mercato tutto l'anno.
Le zucchine forniscono poche calorie e sono ricche di sali minerali quali  potassio, fosforo, calcio e ferro. Contengono anche una discreta quantità di vitamina E (potente antiossidante), vitamina C, acido folico (vit. B9), di zeaxantina e di luteina.
Hanno proprietà antiinfiammatorie, diuretiche , lassative e quindi disintossicanti.
Sceglietele sempre piccole, molto sode, con la buccia lucida e cucinatele nel giro di 3 o 4 giorni per non perdere le loro preziose qualità nutritive.









LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 persone:

1 kg di zucchine chiare
4 uova
500 gr di pomodori o 2 scatole di pelati
220 gr di Toma
100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 cipolla 
1 gambo di sedano
1 carota piccola
1 cucchiaio di erbette di Provenza
Basilico q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Lavate, asciugate e tagliate le zucchine a fette non troppo spesse e grigliatele (per una versione più leggera) o, se preferite, fatele dorare in poco olio.
Spelate i pomodori, togliete i semi e tagliateli a pezzetti.
Pulite la cipolla, il gambo di sedano e la carota. Tagliateli in piccoli pezzi e fateli dorare per qualche minuto, aggiungete i pomodori, il sale e lasciate cuocere per 15 minuti.
Nel frattempo tagliate a fette sottili la toma. Disponete sul fondo di una pirofila  parte del sugo. Sbattete le uova con le erbette, salatele.
Formate un primo strato di zucchine, versategli sopra parte del sugo,  distribuite le fettine di formaggio, un po’ di basilico  e spolverizzate con il Parmigiano.
Continuate così fino ad esaurimento degli ingredienti. Versate sul l’ultimo strato le uova.
Mettete in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti:

Buon appetito!










martedì 11 agosto 2015

Straccetti di melanzane

D'origine americana, questa pianta, appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Al suo arrivo in Europa, fu accolta con sospetto e considerata solo una pianta ornamentale. E’ fondamentale mangiarla cotta, perché contiene solanina che è un alcaloide tossico che viene distrutto dal calore, esattamente come le patate. Ne esistono numerose varietà con forme e colori diversi.
Questo gustosissimo e versatile ortaggio è ricco di fibre e sali minerali, ha un basso indice glicemico e per questi motivi è particolarmente indicato il suo consumo ai diabetici.
L’infuso di melanzana, ottenuto tagliandola a pezzetti e facendola bollire in acqua, abbassa la pressione arteriosa.
Fonte: Coltiviamo la salute di Ciro Vestita




LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 persone:

2 melanzane
1 spicchio d’aglio
Qualche rametto di prezzemolo
Qualche rametto di menta
Maggiorana, origano,menta
Un cucchiaio di capperi
5 filetti d’acciuga sott’olio
Aceto di mele (o di vino bianco)
Olio extravergine d’oliva q.b.


Procedimento.

Sciacquate le melanzane, asciugatele e tagliatele a fette sottili. Spennellatele con pochissimo olio e grigliatele.


Nel frattempo tritate finemente gli aromi con i capperi e le acciughe, poi unite dell’olio fino  a formare una salsina uniforme; tagliate a fettine sottili l’aglio.
Quando le melanzane sono fredde, tagliatele a listarelle e mettetele in un contenitore, spruzzatele con un poco d’aceto, unite la salsina e le fettine d’aglio. Mescolate bene e, se è il caso, aggiungete un poco d’olio o aggiustate di sale.
Potete servirle come antipasto o come contorno. Vi consiglio di preparare questa ricetta il giorno prima perché s’insaporirà ulteriormente.
Buon appetito.




Consiglio

Se non trovate la menta, l’origano e la maggiorana freschi, potete utilizzare quelli secchi (complessivamente un cucchiaio colmo). La preparazione sarà ottima ugualmente, solo dovrete aggiungere un po’ più d’olio per reidratare gli aromi.

mercoledì 5 agosto 2015

Friggitelli sciroppati

Da che cosa deriva il nome peperone? Furono i botanici del XVI secolo che, quando sbarcò in Europa, lo battezzarono Capsicum annum prendendo spunto dalla parola greca Kapto, che tradotto significa “mangio avidamente”. Un’altra versione fa derivare il loro nome dal latino Capsaovvero scatola, dovuto al fatto che, al suo interno, ha molti semi.
Questo delizioso ortaggio è uno scrigno di virtù preziose: ha pochissime calorie (23 gr per 100 gr di prodotto), contiene provitamina A e moltissima vitamina C presente in quantità maggiore rispetto agli agrumi.
Sul mercato troviamo diverse varietà; un’utile distinzione, oltre a quella tra piccanti o dolci, è quella che considera il colore.
I peperoni verdi hanno questo colore perché sono raccolti in anticipo, hanno un gusto pungente e sono ideali da mangiare in insalata o nelle peperonate.
I peperoni rossi hanno una polpa croccante e zuccherina: sono ideali per la cottura alla brace o per il pinzimonio. Saziano in fretta e sono più ricchi di principi nutritivi.
I peperoni gialli contengono molti antiossidante: sono teneri e succosi ideali da consumare crudi o uniti al pomodoro per rendere corposi i sughi 
I friarelli, detti anche puparuoli friarelli, sono dei  peperoni verdi nani e dolci, non piccanti. In alcune zone dell'Italia centrale sono conosciuti anche come friggitelli.
Sono usati per preparare un piatto tipico della cucina campana: la cottura avviene per frittura in olio d'oliva, con i peperoni ben asciutti, interi, lasciando intatto un abbozzo del picciolo. Si servono nel piatto, salati, ancora caldi, come verdura a sé stante o come contorno di altri piatti.  Ai friggitelli si possono accompagnare patate tenere, tagliate grosse, fritte nello stesso olio di frittura.



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 vasi da 250 g l’uno

1 kg di peperoncini friggitelli
400 g di zucchero
1 litro d’aceto
1 litro d’acqua
Alcuni chiodi di garofano
Qualche bacca di ginepro
4 foglie d’alloro
Un pizzico di sale grosso

Procedimento

Lavate molto bene con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi (cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti) e asciugateli perfettamente.

Lavate i peperoncini, tagliate metà picciolo. In una pentola d’acciaio (assolutamente non d’alluminio) versate l’aceto, unite i chiodi di garofano, le bacche di ginepro schiacciate, le foglie d’alloro e il sale. 



Portare ad ebollizione e versatevi i peperoncini e fateli bollire per 4 minuti. Lasciate raffreddare i peperoncini nell’aceto, poi scolateli e fateli asciugare sopra un canovaccio insieme alle foglie d’alloro.



Intanto preparate lo sciroppo facendo bollire lo zucchero con l’acqua per circa 5 minuti, (dovete ottenere uno sciroppo denso).
Collocate i peperoncini nei vasi schiacciandoli dolcemente per riempire bene il contenitore, infilate una delle foglie d’alloro e ricoprite con lo sciroppo.



Chiudete ermeticamente e conservate al buio, saranno pronti per la consumazione dopo circa 25/30 giorni.
Se lo sciroppo non dovesse bastare, preparatene dell’altro con le stesse proporzioni.
Per la conservazione dovrebbe bastare lo sciroppo, ma per precauzione potete farli sterilizzare per 10 minuti.
Al momento del consumo, scolateli da loro liquido e irrorateli con un po’ di olio extravergine d’oliva.


La sterilizzazione è una tecnica che consente di conservare gli alimenti con più sicurezza.
Procedimento: mettete il prodotto in vasi ermetici (tipo quello della foto e quelli della Bormioli), avvolgeteli in uno tovagliolo bianco (uno ad uno per evitare che sbattendo tra loro si rompano), collocateli in una pentola. Ricopriteli d’acqua fino a 5 cm sopra il coperchio, portate a bollore e fate bollire per 10 minuti. Lasciate raffreddare nell’acqua, poi toglieteli e  asciugateli.

Al momento del consumo, se qualche coperchio risulta gonfio o il prodotto è fermentato, gettatelo, vuol dire che non è stato ben conservato.

In questo blog ho postato un altro metodo di conservazione per questi gustosissimi peperoncini: lo trovate cliccando qui

Se invece volete una ricetta per consumarli subito, cliccate qui