lunedì 11 settembre 2017

Confettura di pesche, zenzero rum e noci

 Lo Zenzero è tonico, stimolante, digestivo, antinfiammatorio e tanto altro. Una spezia dalle grandissime proprietà curative. La parte medicinale dello zenzero è proprio il rizoma (che la maggior parte delle persone lo chiama erroneamente radice), ricco di olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini. Originario dell’India e della Malesia, lo zenzero si sviluppa meglio in posti tropicali (con alte temperature e umidità elevata) ma è possibile coltivarlo anche da noi. Per coltivare lo zenzero in casa  prendete il rizoma einterratelo a pochi centimetri. Innaffiate spesso ma con poca acqua (va bene anche nebulizzarlo con acqua per ricreare l’umidità tipica di paesi di origine). In inverno bisogna stare attenti alle basse temperature che possono danneggiare la pianta.



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Ingredienti per 6 vasetti circa da 250 gr cad tipo Bormioli

2 kg di pesche gialle possibilmente bio
800 gr di zucchero di canna
40 gr di zenzero fresco
50 ml di rum
1 limone non trattato
Noci q.b.



Procedimento

Lavate accuratamente  con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi (cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti) e asciugateli perfettamente.
Lavate le pesche fregando bene ma delicatamente la buccia. Tagliatele a spicchi, togliete il nocciolo e mettetele in una pentola adatta in acciaio inox o ceramica (non utilizzate l’alluminio).
Terminata l’operazione aggiungete il succo del limone, la scorza dello stesso (solo la parte gialla, state attenti a non prelevare la parte bianca (albedo) che renderebbe amara la confettura), il rum, lo zenzero tritato e lo zucchero.


Mescolate e ponete la pentola sul fuoco molto basso. Fate cuocere adagio adagio, mescolando e schiumando.
Circa 10 minuti prima del termine della cottura aggiungete i gherigli di noce interi o spezzettati ( come preferite). 


Quando la confettura raggiungerà la giusta densità  (fate la prova versando un po’ di confettura in un piatto ed inclinandolo, se non scorre è perfetta), toglietela dal fuoco e invasatela immediatamente nei vasi, chiudeteli ermeticamente e conservateli all’asciutto e all’oscuro.




N.B.
Durante la cottura tutto l’alcool contenuto nel rum evapora lasciando solo l’aroma, quindi può essere tranquillamente consumata anche dai bambini o da chi non deve bere alcolici.
E naturalmente potete preparala senza rum e senza noci, sarà buonissima lo stesso . 



Sentiamo spesso parlare di marmellate, confetture e composte, ma in che cosa si differenziano?
La marmellata è un prodotto fatto di zucchero e agrumi (arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto, pompelmo) in cui la percentuale di frutta sia almeno il 20%. Le parti di agrumi utilizzabili sono polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza.
La confettura è un   prodotto contenente zucchero e polpa (o purea) di tutti gli altri tipi di frutta. La percentuale di frutta non è in generale inferiore al 35% (con differenze anche notevoli a seconda del frutto usato), ma sale al 45% nel caso della “confettura extra“.
La composta. In questo caso si ritiene che la percentuale di frutta non debba essere inferiore ai due terzi. Nella composta lo zucchero aggiunto è sensibilmente minore, così come il conseguente apporto calorico.
Le confetture, come le marmellate e le composte, sono semplicissime da preparare, ma bisogna porre molta attenzione ai contenitori che devono essere sempre ben lavati con acqua bollente e sterilizzati prima dell’utilizzo; i coperchi devono essere nuovi per garantire la chiusura ermetica.



Per sterilizzarli potete utilizzare vari metodi, personalmente utilizzo il seguente:
Lavo  i vasetti e i coperchi con acqua calda e detersivo, li sciaquo molto bene sempre con l’acqua calda e li asciugo.
Accendo il forno a 130 gradi (non di più perché si rischia di rompere il vetro) posiziono i vasetti e i coperchi assicurandomi che non si tocchino. Chiudo il forno e li lascio lì per 20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i guanti e invaso la confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente e lascio raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere i vasetti.