mercoledì 26 luglio 2017

Salvia in tempura

Il nome “salvia” deriva dal latino salvus (intatto, salvo) e riassume la caratteristica più importante di questa pianta che già gli antichi Greci usavano per le proprietà curative, considerandola una panacea,  regolatrice di tutte le funzioni.
I Romani la consideravano una pianta sacra, i Cinesi ritenevano che fosse in grado di regalare la longevità e nel Medioevo, nella medicina popolare veniva usata come cicatrizzante sulle ferite e piaghe da rimarginare.
L’uso della salvia può essere utilissimo (gargarismi e risciacqui) nelle infiammazioni della bocca e della faringe.
Per uso interno, fin dall’antichità l’infuso di salvia viene impiegato nelle affezioni dell’apparato respiratorio, come digestivo o per combattere la ritenzione idrica.
Fonte: Coltiviamo la salute di Ciro Vestita ed. Giunti

Adoro la salvia e nell’orto della mia casa di campagna ne ho una bellissima pianta come potete vedere dalla foto. Le foglie sono molto grandi e bellissime, ideali per farle fritte o per preparare i saltimbocca.





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Ingredienti per 4 persone

30 foglie di salvia
100 gr di farina 00
200 ml di acqua freddissima gasata
Un pizzico di bicarbonato
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.

Procedimento

Lavate bene e delicatamente la salvia, togliete le foglie e asciugatele con carta da cucina.
Mettete la farina e il bicarbonato in una ciotola, salate appena e aggiungete l’acqua freddissima poco alla volta e rimestando con una frusta per evitare la formazione di grumi.


Quando la pastella risulterà omogenea intingete le foglie di salvia una ad una, girandole da entrambi i lati in modo che la pastella aderisca bene a tutta la foglia, immergetele nell’olio bollente (150/170 °C), poche alla volta e fatele dorare.
Toglietele con una schiumarola e mettetele su della carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso, salate e servite subito.




Il bicarbonato serve per far lievitare un pochino la pastella rendendola più croccante, ma potete usare anche della birra freddissima al posto dell’acqua e del bicarbonato perché contiene già dei lieviti.